AMARCORD: Le sale giochi della mia adolescenza – Parte prima

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Oggi vorrei proporvi un articolo diverso dal solito…nessuna recensione di vecchi giochi o interviste a personaggi del mondo videoludico ma solo un personale amarcord sulle sale giochi che hanno caratterizzato la mia adolescenza e che mi hanno portato ad amare i videogames in tutte le loro sfacettature!

Parecchie volte sulle pagine di Retrogaming Planet mi sono perso in divagazioni sulle Sale Giochi che frequentavo da ragazzino: due locali in quel di Serina (piccolo paesino fra le montagne bergamasche), “colpevoli” di avermi fatto conoscere tutti i più grandi successi videoludici, e la storica Astra Games di Piazza del Duomo, irrinunciabile tappa milanese di tutti i ragazzi che spesso bigiavano la scuola o vi si recavano appena terminate le lezioni…
Ma com’erano effettivamente questi “luoghi di perdizione”? Partiamo dalle due sale giochi estive …

Serina è un piccolo paese in provincia di Bergamo che, negli anni ’80 – ’90, attirava nei mesi estivi un incredibile numero di ragazzini a trascorrervi le vacanze! Era impensabile quindi non aprire almeno una sala giochi… infatti ne furono aperte ben due e siccome Serina è costruita su una montagna, una di queste (di cui non ricordo il nome) venne posizionata in cima alla strada pedonale principale, all’inizio del paese, e l’altra (Sala Giochi Alpino) in fondo allo stesso!
Il motivo di tale dislocazione è semplice: Serina può essere raggiunta in auto solo percorrendo i famosi Tornanti fino in cima alla montagna che racchiude il paese…una volta giunti in paese è possibile discenderlo percorrendo la stessa strada in senso opposto in macchina, oppure utilizzando la zona pedonale, ricca di negozi, fino al fondo del paese (se ne deduce che noi ragazzi, ritrovandoci nella piazza principale con la nostra compagnia, percorressimo questa lunga discesa passeggiando a piedi e facendo tappa in entrambi i locali).
Una precisa scelta di marketing turistico…

In ogni caso la prima sala giochi disponeva di tutti i migliori videogames esistenti all’epoca: OUT RUN, Dragon’s Lair, Altered Beast, Street Fighter, Final Fight, Double Dragon e molti altri si affiancavano ai più sobri, ma pur sempre divertenti, NIBBLER, Pac Man, GUZZLER, Bubble Bobble…
La sala in sé non era particolarmente vasta, essendo il locale un vecchio negozio di alimentari riadattato, ma nei pochi metri quadrati a disposizione il gestore del locale (il classico signore con canottiera bianca e sigaretta in bocca) era riuscito a posizionare i vari games in modo strategico cosi da disporre gli ultimi successi proprio davanti all’entrata ed i titoli più vecchi o di minor richiamo, in fondo alla sala.
Naturalmente ogni videogame aveva la sua brava coda di ragazzini in attesa di giocare più una piccola schiera di “avvoltoi” (quei giovinastri che, pur di giocare gratis, si proponevano di finirti loro il livello…) disseminati su ogni cabinato.
Da sottolineare la presenza di sgabelli e portacenere per TUTTI i giochi presenti (flipper compresi) e, cosa più unica che rara, bagni insolitamente puliti!

NOTA: Ritengo simpatico ricordare che, in assenza del gestore, la sala veniva “controllata” dalla moglie dello stesso…ovviamente in canotta bianca, da donna, e sigaretta in bocca (e non sto scherzando)!
Un segno distintivo delle sale giochi d’epoca!

Ricordo distintamente la mia reazione quando l’estate del 1983 (o 1984…non ricordo esattamente) entrai una mattina nel locale trovandomi di fronte il cabinato di DRAGON’S LAIR in un’insolita versione a triplo schermo (uno centrale e due laterali): mascella spalancata e lingua sul pavimento!


 

Certamente con il senno di poi mi resi conto che il gioco non era poi questo miracolo di tecnica e che presto avrebbe portato alla noia a causa della scarsa varietà di gioco, ma concorderete con me che un ragazzino nato con Pong prima e Bubble Bobble dopo, non potesse non rimanere stupito davanti alla magnificenza grafica di Dragon’s Lair! Un vero cartone animato interattivo!
Qualche tempo dopo infatti l’avvento di MAD DOG MC CREE mi stupì ugualmente (in quanto aveva come protagonisti attori in carne ed ossa e non personaggi disegnati) ma in minor misura: quando si ha la consapevolezza delle capacità tecniche di una macchina si tende a stupirsi di meno di fronte ai nuovi titoli…

Tornando alla sala giochi i videogames meno utilizzati venivano sostituiti in breve tempo dalle ultime novità quindi non era raro vedere entrare un nuovo cabinato mentre si era intenti a superare il record del proprio gioco preferito! Quindi ogni mattina non sapevi mai quale nuovo gioco avresti trovato in sala o quale nuova avventura avresti vissuto!
E vi assicuro che una sala giochi di questo calibro, in un piccolo paesino di montagna, era cosa assai rara!

Volendo rivisitare i luoghi della mia adolescenza, un paio di anni fa mi sono recato a Serina con la speranza di ritrovare, seppur dopo 25 anni, la mia cara vecchia sala giochi o almeno un piccolo ricordo di essa ma purtroppo i miei sogni si sono cancellati indelebilmente nel momento in cui mi sono trovato davanti ai locali adibiti, ormai da anni, ad una sorta di bazar estivo con tanto di vestiti appesi all’esterno delle vetrine (di seguito una foto esplicativa)!

La "mia" sala giochi è diventata ormai un negozio di abbigliamento...

Nulla è restato di quella storica sala ma i miei ricordi di bambino nessuno potrà cancellarli…

Continuando la nostra “rassegna” passiamo alla Sala Giochi Alpino, quella in fondo al paese e decisamente più convenzionale della prima: un classico locale ovale con i coin-op disposti lungo i muri perimetrali, porta sempre aperta e, complice la vicinanza di un’ottima gelateria, orde di ragazzi e ragazze intenti a gustarsi il proprio gelato o una bibita fresca in perenne cazzeggio davanti all’entrata e giovani coppiette impegnate a scambiarsi adolescenziali effusioni amorose.
La sala giochi Alpino disponeva di pochi coin-op e la maggior parte di questi altri non erano che i classici Bubble Bobble, Nibbler, Street Fighter, Double Dragon e tutti quei titoli entrati di diritto nella storia dei videogames! Gli enormi cabinati di Out Run, Dragon’s Lair e simili non avrebbero mai visto la luce in quel locale in tutti i miei anni di soggiorno estivo a Serina.

Nonostante questo però era d’obbligo una capatina giornaliera in quanto qui era possibile provare giochi che nell’altra sala non si sarebbero mai trovati…e poi, come tutti sappiamo, dopo lunghe sessioni a giochi impegnativi, una rilassante partitina o, perché no, un po’ di sano cazzeggio con gli amici, non può assolutamente mancare!

L'entrata dell'ex Sala Giochi Alpino ora sede di una birreria

La mia compagnia di amici era solita passare qui davanti i pomeriggi estivi...

Anche in questo caso la mia recente visita nella cittadina bergamasca ha spazzato via ogni ricordo adolescenziale: i vecchi locali della sala giochi ora ospitano un’anonima birreria, con qualche tavolino all’esterno, sempre affiancata da quell’ottima gelateria che, in tempi lontani, osservava i propri giovani clienti chiaccherare fra loro davanti ad un buon videogame!
Se quella gelateria potesse parlare ci racconterebbe quanti giovani amori avrà visto nascere proprio davanti alla nostra cara Sala Giochi Alpino…

A presto per parlare della Sala Giochi AstraGames di Milano…

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Autore: Robert Grechi

Nato nel 1977 ho vissuto in prima persona la nascita dei videogames fin dal lontano 1982, anno in cui entro in possesso di uno splendido Colecovision e con il quale comincio la mia “carriera” videoludica! Da allora è stato un susseguirsi di Home Computer e Console che hanno ampliato ulteriormente l’interesse per i videogiochi al punto da aprire, nel mese di Luglio 2009, il blog Retrogaming Planet interamente dedicato al mondo videoludico anni ’80 – ‘ 90!

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