SUPERFROG – Amiga (1993)

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Nel 1993 la Software House Team 17 (della quale fece parte anche il grande Allister Brimble, di cui potrete leggere l’INTERVISTA) rilasciò su Amiga il simpatico SUPERFROG, classico platform ricordato ancora oggi da tutti i nostalgici grazie alla simpatia del protagonista e all’ottima realizzazione tecnica.

Il gioco in questione è sponsorizzato dalla casa produttrice della bibita energetica Lucozade e, come già succcesso in precedenza con COOL SPOT, del quale poterete leggere la recensione cliccando QUI (sponsorizzato da 7UP) e ZOOL, recensione disponibile cliccando QUI (dalla Chupa Chups), anche in questo caso gli sponsor nel gioco vengono rappresentati sotto forma di Power-Ups!

Superfrog comincia con una simpatica introduzione animata in stile cartoon (realizzata a Eric W. Schwartz) nella quale ci viene narrata la storia del protagonista: un bel giorno una malefica strega, accecata dalla gelosia, decide di rapire la ragazza di un principe trasformando quest’ultimo in un rospo. Il poveretto, triste ed impotente, appartatosi sulla sponda di un fiume in preda alla disperazione per la perdita della propria amata, vede galleggiare sulle acque del fiume una bottiglia della nota bibita energetica Lucozade.
Per risollevarsi il morale decide quindi di scolarsi la bibita ottenendo però un effetto del tutto inaspettato: il brutto rospo si trasforma in un “bellissimo “ super rospo (Superfrog appunto) con tanto di mantello rosso e poteri speciali degni di Superman.
Superfrog, appagato nello spirito e consapevole delle proprie capacità, decide quindi di partire all’avventura per scovare la strega e liberare la sua principessa….

Il gioco è composto da 24 livelli disseminati lungo 6 mondi:

  1. Foresta magica
  2. Castello della strega
  3. Circo
  4. Antiche piramidi
  5. Caverne di ghiaccio
  6. Luna

L’obiettivo di ogni livello è collezionare il maggior numero di gettoni e frutti sparsi lungo il percorso ed, ovviamente, guadagnare l’uscita per poter affrontare il livello successivo… In base al numero di gettoni e frutti che riusciremo a raccogliere ed alla velocità con la quale riusciremo a completare il livello, ci verranno assegnati fino ad un massimo di 15 crediti da poter utilizzare con una slot machine per guadagnare ulteriori bonus!
Uno di questi sarà un particolare codice che ci consentirà di ricominciare daccapo l’ultimo livello affrontato.
Dopo aver completato tutti i sei mondi disponibili dovremo affrontare faccia a faccia la malefica strega per poter riconquistare finalmente la nostra amata:

I clichè dei platform più blasonati ci sono tutti: molle rimbalzanti che ci consentiranno di raggiungere posti altrimenti inarrivabili, animali ed insetti da evitare e, come scritto poco fa, gli immancabili gettoni e frutti da raccogliere per guadagnare superpoteri e power-ups.
Anche la realizzazione è di tutto rispetto (considerando che il titolo gira su una macchina notoriamente poco sfruttata in questo genere di giochi, nonostante le immense potenzialità): abbiamo infatti una grafica coloratissima (nonostante il canonico limite dei 32 colori di Amiga), un protagonista animato eccezionalmente e fluidità generale del gioco davvero molto buona.
Si sente forse la mancanza di fondali animati e di una qualsiasi forma di parallasse ma la bontà della realizzazione tecnica generale e lo splendore della colonna sonora, rende il titolo un must have per tutti i possessori di Amiga (parere personale, ovviamente, e chiaramente contestabile).

Come avrete sicuramente capito il titolo del Team 17 è stato realizzato per contrastare lo strapotere di Sega (del suo Sonic) all’epoca dominatrice incontrastata della scena dei platform veloci (evitando furbescamente il confronto con il sommo ed irraggiungibile Mario di Nintendo…).
Qualsiasi tentativo di vincere il predominio di Sega, però, riusci soltanto ad avvicinarsi all’obiettivo senza mai raggiungerlo completamente; infatti titoli come i già citati Cool Spot, e Zool, seppur ben fatti tecnicamente, non riuscirono mai a scalfire Sega che proseguì per la propria strada pubblicando numerosi sequels della sua mascotte.
Non è ben chiaro per quale motivo questi titoli non raggiunsero mai completamente i favori del pubblico: forse il supporto floppy poco si adattava al ritmo frenetico di questa tipologia di giochi (i caricamenti da disco erano sì limitati al minimo ma comunque esistevano) o forse tutto sommato la realizzazione tecnica globale non era proprio “perfetta” come il titolo Sega…

In ogni caso Superfrog, a mio parere, riesce ad emergere nel suo genere (ed infatti viene ricordato ancora oggi come uno dei platform meglio realizzati su Amiga) oltre che per la realizzazione tecnica, anche per la simpatia del personaggio e la colonna sonora “cartoonesca”, realizzata dal grandissimo Allister Brimble, perfettamente in tema con l’atmosfera del gioco.

Per concludere mi sento di consigliare assolutamente almeno una partita a SuperFrog nell’incarnazione Amiga o in quella successiva per PC ad opera di Ocean Software (1995): potreste ritrovarvi assuefatti dal gioco dimenticandovi di bere e mangiare come è successo al sottoscritto qualche giorno fa!

Se poi siete fra i pochi e fortunati possessori di AMIGA CD32 allora la prova diventa obbligatoria (a patto che riusciate ancora a procurarvi una copia del gioco su supporto ottico).

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Autore: Robert Grechi

Nato nel 1977 ho vissuto in prima persona la nascita dei videogames fin dal lontano 1982, anno in cui entro in possesso di uno splendido Colecovision e con il quale comincio la mia “carriera” videoludica! Da allora è stato un susseguirsi di Home Computer e Console che hanno ampliato ulteriormente l’interesse per i videogiochi al punto da aprire, nel mese di Luglio 2009, il blog Retrogaming Planet interamente dedicato al mondo videoludico anni ’80 – ‘ 90!

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